TORINO – Il trapianto di cuore per Emma pareva non essere possibile e lei, come ultimo desiderio, aveva chiesto e ottenuto di avere nella sua stanza di ospedale Black, il suo spinone di 24 chili. A salvarla è stato il cuore di un bambino di cinque anni morto in Liguria.
Lo scorso 8 marzo è stata sottoposta a un intervento di 11 ore dal dottor Carlo Pace Napoleone, primario di cardiochirurgia del Regina Margherita. Poi è stata sottoposta a una forte terapia antirigetto “perché l’organo – spiega il medico – non era del tutto compatibile”.
Adesso trascorrerà un periodo di degenza a casa, dove sarà seguita da infermieri e terapisti che garantiranno la continuità assistenziale. “Emma – dice Pace Napoleone – avrà una vita buona a patto di sottostare a una terapia per pazienti immunodepressi e a qualche piccola attenzione”.
La madre Maria, infermiera all’ospedale di Pinerolo, e il padre Guillermo, l’hanno riportata a casa: “Si è spaventata – dice la mamma – perché mi ha visto preparare le borse e mettere via i giocattoli. Non voleva più venire via, ma ora sa che incontrerà di nuovo Black a casa”.