MILANO, 17 OTT – E’ stato disposto il processo con rito immediato per una funzionaria del Comune di Cassina de’ Pecchi, nel Milanese, con le accuse di peculato e falso. La donna, che aveva il compito di gestire le finanze dell’amministrazione comunale, avrebbe infatti utilizzato i soldi non per far funzionare al meglio la piccola cittadina, ma per comprarsi vestiti di lusso, scarpe e pagare anche le spese del condominio dove vive. Lo ha deciso il gip di Milano Simone Luerti.
Enrica Ambrosino, 61 anni, ragioniera e da vent’anni a capo dell’area finanziaria dell’amministrazione comunale, era stata arrestata lo scorso 20 luglio, a seguito delle indagini coordinate dai pm di Milano Tiziana Siciliano e Grazia Pradella e condotte dalla Guardia di Finanza milanese. Secondo l’accusa, la donna, sfruttando anche il fatto che nessuno dentro l’amministrazione controllasse quello che faceva, emetteva falsi mandati di pagamento a carico del Comune, si presentava agli sportelli comunali e si faceva consegnare assegni circolari. La funzionaria avrebbe usato i soldi pubblici anche per il pagamento delle tasse universitarie del figlio, per il rimborso di un incidente stradale, per l’Ici, l’Irpef e il bollo auto. Il peculato contestato supera i 160 mila euro. Il processo comincera’ l”8 novembre.