Enrico Formisano, operaio morto schiacciato da scenografie

Enrico Formisano, operaio morto schiacciato da scenografie

PISA – Un operaio è morto schiacciato dalle scenografie mentre lavorava nel magazzino del Teatro di Toscana a Pontedera. Enrico Formisano era nel magazzino il pomeriggio del 10 marzo e stava caricando le scenografie dello spettacolo Medea di Gabriele Lavia quando un carico di pannelli lo ha travolto e schiacciato. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i soccorritori del 118 e i carabinieri, ma per l’operaio non c’è stato nulla da fare.

Il sito del Tirreno nell’edizione di Pontedera scrive che in una nota i Cobas parlano di grande rabbia e dolore per l’ennesimo infortunio mortale sul lavoro di cui l’operaio originario della Campania è rimasto vittima:

“Apprendiamo con grande rabbia e dolore la notizia dell’ennesimo infortunio mortale sul lavoro, questa volta a Pontedera. Non conosciamo l’esatta dinamica dell’incidente ma siamo certi che non si tratti di mera casualità perché le morti sul lavoro non sono mai casuali”. Lo affermano in una nota i Cobas di Pisa commentando l’incidente che costato la vita oggi a Enrico Formisano, l’operaio schiacciato dalle scenografie teatrali che stava scaricando dal suo camion.

“Spesso le cause sono da ricercare nei ritmi e nei tempi di lavoro con operazioni condotte in poco tempo senza sicurezza – sottolineano i Cobas – e nel numero ridottissimo degli operai addetti al trasporto delle scenografie, nella ricerca di abbassare il costo del lavoro ricorrendo a personale non specializzato e senza formazione, nei tempi di guida del personale che tra carico e scarico del camion, prima e dopo uno spettacolo teatrale, in molti casi resta senza dormire anche per 24 ore”. Inoltre, secondo il sindacato, “in assenza di personale in numero adeguato e di procedure di sicurezza da seguire alla lettera, il carico e lo scarico avviene senza rispettare le normative di sicurezza”. “Molti dei lavoratori impiegati negli spettacoli sono pagati a giornata – concludono i Cobas – i contratti sono fermi da anni, la paga  bassa. In assenza di sicurezza, di rispetto delle normative, di un salario adeguato, di forza lavoro in numero adeguato alle necessit crescono gli infortuni. Una situazione sempre pi drammatica acuita anche dai tagli del Governo alla cultura”.

Anche il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi, ha espresso dolore per la morte dell’operaio su Facebook:

“Il dramma della morte sul lavoro scuote ancora una volta le nostre coscienze e non ci deve mai far dimenticare la capitale importanza della sicurezza sui luoghi di lavoro. Esprimo a nome dell’intera città, il cordoglio e la vicinanza alla famiglia della vittima. È necessario ribadire con forza, a tutti i livelli, il valore della sicurezza e investire sempre di pi sulla formazione e sulla prevenzione degli infortuni. Guai ad abbassare la guardia su questi argomenti: il lavoro deve essere lo strumento che conferisce dignit alla vita e mai una causa di morte. Il nostro Comune partecipa commosso al dolore della famiglia e dei colleghi: siamo vicini a coloro che hanno subito una così grave e traumatica perdita”.

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