ROMA, 12 SETT – L'Erasmus, il progetto universitario che da quasi 25 anni (nel 2012) permette agli studenti di vivere un'esperienza formativa all'estero, e' un'opportunita' ancora elitaria, prevedendo una borsa mensile di 230 euro. La riflessione e' emersa stamani a Roma, durante la presentazione del progetto Erasmus Welcome Days 2011, le giornate di accoglienza e promozione dei programmi di scambio in 37 atenei italiani.
''Quasi il 70% degli studenti italiani che hanno scelto un progetto Erasmus – ha detto Emilio Dalmonte, vicedirettore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea – dichiara di aver tratto le risorse economiche dalla famiglia o da risparmi: si spera di poter arrivare a delle borse di studio piu' corpose''. ''Che ci debba essere un contributo dei familiari e' essenziale perche' l'Erasmus sottenda una coscienza e non diventi un grande programma vacanze – ha aggiunto Roberto Adam, capo del dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri – ma e' vero che c'e' un problema di orientamento dell'utilizzo dei fondi: quelli impiegati per corsi universitari di lingua, spesso poco utili, potrebbero ad esempio essere destinati a viaggi-studio all'estero''. Gli Erasmus Welcome Days 2011, promossi da Esn Italia (Erasmus Student Network) insieme con il partenariato tra Parlamento Europeo, Commissione Europea e Dipartimento per le Politiche europee della Presidenza del Consiglio, coinvolgeranno studenti stranieri appena arrivati in Italia, studenti italiani desiderosi di un'esperienza all'estero e testimoni che hanno gia' intrapreso un progetto Erasmus: l'obiettivo e' quello di agevolare lo scambio proficuo tra tessuto economico e studenti in formazione, attraverso il coinvolgimento degli enti locali e delle associazioni imprenditoriali di ogni singolo territorio. Sul sito internet di Esn Italia si può trovare il calendario delle date che avra' inizio il 14 settembre a Venezia e Brescia. Un evento finale, previsto nella prima meta' di novembre, analizzera' gli esiti della seconda edizione dell'iniziativa. ''Abbiamo pensato di contestualizzare questo progetto di fondamentale importanza – ha detto Clara Albani, direttrice dell'ufficio in Italia del Parlamento Europeo – perche' rappresenta il primo passo in Europa dei giovani''.