TORINO – Gli operai della Eternit di Bagnoli (Napoli) che negli anni Settanta si ammalarono di asbestosi vennero sostituiti con ”figli e nipoti”: lo ha detto oggi l’ex direttore dello stabilimento, Roberto Petacco, testimoniando in Tribunale, a Torino, al processo contro i vertici della multinazionale dell’amianto.
Petacco entrò in carica nel 1979. ”Negli anni precedenti – ha ricordato – si erano verificati molti casi di asbestosi. Per gli ammalati si procedette al prepensionamento e alla sostituzione con figli e nipoti. Tutto questo dopo accordi con i sindacati”. Sui problemi provocati dall’amianto, a Napoli venne celebrato un processo a carico di alcuni dirigenti. Petacco, nel 1983, venne condannato a due mesi di reclusione ma in appello venne scagionato: non era a lui che si potevano attribuire le responsabilità di quanto avvenuto negli anni Settanta.
L’esistenza di quel procedimento giudiziario, ricordata in aula dal pubblico ministero Raffaele Guariniello, ha costretto il Tribunale, oggi, a interrompere l’audizione: Petacco doveva essere sentito come ”testimone assistito”, ed è stato necessario, infatti, procedere alla nomina di un avvocato difensore (scelto fra i numerosi elementi del collegio difensivo) e ripartire con le domande.