Un drastico taglio ai testimoni e consulenti tecnici al maxi processo Eternit รจ stato effettuato dal tribunale di Torino.
Accusa, difesa, responsabili civili e parti civili avevano chiesto in totale 9.841 audizioni e, considerando doppioni e sovrapposizioni, questo avrebbe comportato la convocazione in aula di almeno 4.500 persone.
I giudici, non senza sottolineare che in questo modo la causa non si sarebbe potuta svolgere “in tempi accettabili”, all’ udienza di oggi, con una ordinanza, hanno ridotto a 2 i testimoni e i consulenti tecnici per ciascun argomento di prova proposto; inoltre hanno respinto la richiesta della difesa di sentire una per una tutte le circa 6 mila parti lese.
Il primo testimone del maxi-processo รจ stata una consulente della Procura, Elena Fizzotti. La donna, libera professionista esperta in informatica, ha ricostruito, attraverso grafici e planimetrie, la storia pluridecennale di due stabilimenti italiani della multinazionale dell’amianto, quelli di Cavagnolo (Torino) e Casale Monferrato (Alessandria).
La causa, che riguarda due imputati di disastro doloso, sei responsabili civili e 6.329 parti civili, tratta le migliaia di morti e di malattie provocate dall’amianto lavorato in quattro filiali italiane dell’Eternit.
Nell’ultima settimana c’รฉ stato un nuovo decesso: un uomo che si era giร costituito parte civile (il suo posto รจ stato preso dagli eredi) con l’avvocato Luigi Lamacchia. Dalla prossima udienza il processo non sarร piรน trasmesso in diretta su internet: il problema, sollevato dall’avvocato difensore Cesare Zaccone, รจ che le persone chiamate a testimoniare non possono, in base alla procedura, sapere in anticipo quello che succede in aula.
