ETNA (CATANIA) – E’ morto il ventenne alpinista precipitato da una parete di roccia lavica mentre stava effettuando una scalata nella Valle del Leone, a quota 2.700 metri, sul versante nord dell’Etna.
Il corpo del giovane, che ha fatto un volo di oltre cento metri per la rottura di uno dei suoi ramponi, è stato trovato nella mattinata di domenica 6 marzo in una zona impervia del vulcano da militari del soccorso alpino della Guardia di finanza di Nicolosi.
Il corpo, con l’ausilio di volontari del Cnsas, sarà portato con una barella in una zona dove può atterrare un elicottero e sarà preso in consegna da personale medico del 118.
A lanciare l’allarme alla sala operativa del 117 delle Fiamme gialle, sono stati tre suoi compagni che erano impegnati con lui nella scalata. I quattro sarebbero esperti alpinisti che hanno già compiuto delle ‘ascensioni’ sull’Etna. Sulla vicenda la Procura della Repubblica di Catania ha aperto, come atto dovuto, un’inchiesta.