L’Etna continua a eruttare gas caldo da una piccola frattura

Prosegue l’attività eruttiva dell’Etna: dal ”pit crater”, la piccola frattura del basso versante orientale del cono del Cratere di Sud-Est, è continuata l’emissioni di materiale, probabilmente gas caldo incandescente che hanno una frequenza di 3-4 eventi l’ora. Sono prodotti degli sbuffi registrati come piccole anomalie termiche sui filmati della telecamera termica della Montagnola dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania.

L’Ingv ha registrato anche un intenso degassamento dalla depressione craterica occidentale della Bocca Nuova e dal Cratere di Nord-Est.Le emissioni di quest’ultimo hanno un carattere fortemente pulsante, generando numerosi sbuffi di vapore bianco. Dalla fine dell’episodio di attività stromboliana nella notte del 2-3 gennaio, non si sono osservate variazioni di rilievo nel livello del tremore vulcanico.

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