Si sono finti poliziotti e hanno fatto irruzione nei locali dell’ex Eutelia, forzando i lavoratori in agitazione a sgomberare. È stato un blitz in piena regola messo in atto da alcuni vigilantes martedì mattina nell’edificio di via Tiburtina a Roma.
Secondo il racconto degli operai, un gruppo di persone ha forzato le porte della sede occupata, aggredendo le persone presenti da mesi in lotta per «evitare un licenziamenti di massa camuffato da una cessione di ramo d’azienda alla società Omega-Agile», come racconta Andrea, uno degli ex dipendenti, riferendo la versione dei lavoratori sul posto.
«Mi hanno detto i miei colleghi che erano una quindicina di “bravacci” comandati da Samuele Landi, l’ex ad di Eutelia. Si sono spacciati per poliziotti commettendo un reato: hanno puntato le torce in faccia ai colleghi chiedendogli i documenti e con fare aggressivo li volevano sgomberare. Per fortuna che chi dormiva nelle altre stanze ha chiamato i veri poliziotti che sono arrivati e ci hanno protetto. E’ clamoroso, e tutto è avvenuto sotto l’occhio della telecamera. Evidentemente Landi rivoleva il palazzo da cui amministra tutti i suoi interessi. Finalmente ha scoperto le sue carte: ha dimostrato che, nonostante il formale passaggio di ramo d’azienda, noi siamo ancora ‘roba’ sua. Lui è il mandante dei licenziamenti», ha spiegato.
Claudio Massa, amministratore unico di Agile, dovrebbe formalizzare il licenziamento di almeno 1.200 lavoratori su 1.800, proprio mercoledì 11 novembre: «Visto il fatto grave che è avvenuto, non so se ci sarà un rinvio. La nostra battaglia comunque va avanti. Continueremo a occupare fino a quando il sottosegretario Gianni Letta non convocherà un tavolo istituzionale. Vogliamo una soluzione industriale: la nostra azienda è sana, ha contratti da rispettare e può continuare a produrre reddito. Proprio come con l’Innse, vogliamo imprenditori seri che investano e lavorino per crescere e non per licenziare», continua Andrea.
L’ex amministratore delegato di Eutelia, accusato di aver partecipato al blitz, è ora nelle mani della polizia per essere ascoltato riguardo all’accaduto.
Immediate le reazioni dopo l’episodio, «Chiedo la convocazione urgente di un tavolo di confronto nazionale sulla vertenza Eutelia di cui ci siamo già occupati nell’ambito delle competenze regionali. Non si può accettare l’intervento di sgombero, effettuato questa mattina all’alba, da parte dell’azienda del presidio tenuto dai lavoratori», ha dichirato in una nota l’assessore al Lavoro, Pari Opportunità e Politiche Giovanili della regione Lazio, Alessandra Tibaldi.
