“Ogni mattina quando mi sveglio non so se impiccarmi e mettere fine a tutto questo o se continuare a vivere”, spiega l’uomo, residente a Ponte della Priula (Treviso).
“Era il 2001 e avevo quattro camion e tante speranze, poi sono iniziate le pendenze con le banche e ho dovuto chiudere. Ho lavorato come operaio autista, alle dipendenze di due aziende locali una delle quali è fallita”.
Da fine maggio è “ancora disoccupato” e si arrangia con dei lavoretti. La sua casa è già stata venduta all’asta e non trovando nessun impiego ha offerto un rene in cambio di denaro: “Lo so che qui in Italia non si potrebbe fare, ma io lo offro”. Dei 150 mila euro che chiede in cambio “prometto che 20mila andranno per la ricerca”.
“Lo faccio per la mia famiglia per mia moglie e le mie figlie. Voglio assicurare loro un futuro, gli studi, la serenità di una volta, non chiedo molto”.