
ROMA – Un mese di lavoro, poi ai 40 hostess e steward del Padiglione Italia di Expo รจ arrivata una email che non lasciava ben sperare:
“Gentile lavoratore, la informiamo che il servizio di accoglienza presso Padiglione Italia gestito da Manpower si concluderร il 31 maggio 2015, per questo motivo il contratto di somministrazione da lei sottoscritto non potrร essere prorogato”.
Un pasticcio, quelle delle assunzioni per l’ala italiana di Expo, proprio sui contratti dei ragazzi selezionati dalla Manpower, l’agenzia di lavoro interinale che per conto di Expo ha scelto i lavoratori. Expo non รจ venuta meno al suo impegno: i lavoratori avevano firmato un contratto di un mese da rinnovare. E’ al termine di questo mese che qualcosa รจ andato storto e il rinnovo, che era stato prospettato come pressochรฉ automatico, non รจ arrivato. Pare, ricostruisce la Repubblica, che alla base di tutto Expo non sia rimasta soddisfatta da Manpower:
C’รจ la motivazione ufficiale, fornita dalla stessa societร interinale, che fra le altre cose ha vinto l’appalto per la gestione dei contratti di “Expo Spa”: “Avevamo l’incarico per il primo mese, terminato il quale esisteva la libertร da parte di Expo di scegliere un altro fornitore”. Libertร che Expo (o Padiglione Italia, chi sia il responsabile formale non si sa bene, entrambe le entitร scaricano la “colpa” sull’altra) si รจ presa. Forse perchรฉ, e questa รจ la motivazione ufficiosa, la gestione del servizio operata dall’agenzia interinale non รจ stata all’altezza.
