BERLINO – Fabrizia Di Lorenzo è morta. La conferma dal test del Dna spegne anche l’ultima labile speranza per la famiglia di Fabrizia: la giovane italiana è tra le vittime dell’attentato al mercatino di Natale del 19 dicembre a Berlino. Al ministro degli Esteri Angelino Alfano è toccato il compito del triste annuncio alla famiglia e al Paese. Un immenso dolore che ha raccolto il cordoglio non solo di quanti l’hanno conosciuta e di chi, col fiato sospeso, ha seguito la vicenda.
Poche parole, quelle del ministro degli Esteri Alfano, che racchiudono tutto il dramma per la morte di Fabrizia e della sua famiglia:
“La magistratura tedesca ha esaurito le verifiche necessarie e purtroppo, o c’è la certezza che, fra le vittime, c’è l’italiana Fabrizia Di Lorenzo. Sono affettuosamente vicino alla famiglia e ai suoi cari, condividendone l’immenso dolore”.
I dubbi sull’identità di quel corpo martoriato insieme alle altre vittime del killer e terrorista di Berlino erano pochi. Il padre, appresa la notizia che la figlia di 30 anni era dispersa, non si era illuso. “Aspettiamo il Dna”, aveva detto scossa dal dolore dopo aver parlato con i carabinieri di Sulmona, paese in Abruzzo dove aspettavano il ritorno della figlia per Natale, “ma non ci facciamo illusioni, abbiamo già capito che è finita”.
E se la famiglia fin dal sospetto ha cercato di non farsi illusioni, la conferma il 22 dicembre arriva comunque come una doccia gelata e il dolore è grande. Fabrizia non c’è più, è una delle 12 vittime del terribile attacco terroristico, e ora resta solo il dolore e il cordoglio.