VILLACIDRO – Secondo giorno di fuga per Fabrizio Manca, che sarebbe l’autore del triplice omicidio di Villacidro, in Sardegna. L’Unione Sarda ha scritto che emergono nuovi dettagli sulla storia: “dalla strage effettuata con il fucile e poi con la pattadese (per finire il contabile) al rapporto fra i soci della Logistica alimentare di Villacidro. Manca aveva confidato a un autista: «Lunedì sarà il loro ultimo giorno di lavoro». E la segretaria cognata di Manca, Lucia Sardo: «Meritano una fucilata alla testa»”.
Enrico Carta, su La Nuova Sardegna, parla del ritrovamento della Volvo sulla quale Manca sarebbe fuggito: “Le tracce erano visibili sul freno a mano, sul cambio, sul volante e sul cruscotto. Ogni dubbio sulle responsabilità di Manca, sarebbero cadute quando i Ris hanno fatto i rilievi. Fino a quel momento è rimasta in piedi anche l’ipotesi che Fabrizio Manca fosse scappato da casa e dal paese per sfuggire, a sua volta, a un misterioso sicario. Ma non c’è un solo elemento che porti in questa direzione”.
Nel frattempo, sottolinea, Carta, hanno iniziato anche a circolare voci che non hanno trovato alcuna conferma. Come quella che gli inquirenti avessero trovato un cadavere attorno all’ora di pranzo, nata dopo che alcuni trasportatori della Logistica Alimentare erano stati fermati alle porte di Oristano nei pressi dell’aeroporto di Fenosu e avevano captato questa informazione”.
Carta conclude: “Qualche chilometro più in là la moglie Roberta Sardo e la sorella Lucia, segretaria della stessa azienda, erano assieme nella villa di Pardu Nou, frazione di Siamaggiore, dove Fabrizio Manca abita. Hanno atteso invano un segnale che non c’è stato. Nella villa, controllata dai carabinieri, sono arrivati anche altri familiari, tra cui Nella Manca, sorella di Fabrizio conosciuta per la sua attività di dirigente scolastico all’istituto per l’Agricoltura”.