Faida nel Palermitano, arrestato presunto omicida

I carabinieri di Palermo hanno arrestato Luciano Cannata, 44 anni, accusato dell’omicidio di Pietro D’Amore, assassinato nel 2007 nelle campagne del paese a colpi di fucile, nell’ambito di una faida tra famiglie.

La misura cautelare è stata disposta dal giudice per l’udienza preliminare  di Termini Imerese Giuliano Castiglia. Per il delitto, Cannata il mese scorso è stato condannato in primo grado a 30 anni: avrebbe fornito al commando che eliminò la vittima il supporto logistico indispensabile per raggiungere il luogo dell’omicidio e poi fuggire.

Per l’assassinio di D’Amore sono stati condannati all’ergastolo i fratelli Francesco e Gaetano Lo Forte. Trent’anni sono stati inflitti al terzo complice, Agostino Greco, mentre a due anni e sei mesi è stato condannato il figlio, Francesco Greco, accusato di favoreggiamento. L’omicidio D’Amore si inquadra nella faida che ha insanguinato Lercara Friddi negli anni scorsi. Il delitto sarebbe la risposta dei Lo Forte all’uccisione del padre, Salvatore, avvenuta nel 2003.

Quello stesso giorno Francesco Lo Forte, che era insieme al padre, scampò all’agguato e indicò nei D’Amore gli assassini: Pietro D’Amore fu però assolto, mentre vennero condannati il padre, Carlo Giuseppe, e il fratello Salvatore. Dopo la scarcerazione, D’Amore venne ucciso. Carlo e Salvatore D’Amore sono ancora oggi sotto processo davanti alla Corte d’assise d’appello di Palermo, dopo un rinvio da parte della Cassazione.

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Emiliano Condò