CALTANISSETTA – A diciannove anni dalla strage di Capaci in cui morì il giudice Falcone, sua moglie e gli uomini della scorta, ora viene aperta una nuova inchiesta. Lo conferma il procuratore di Caltanissetta Sergio Lari che dice: ”Sono emersi nuovi filoni di indagine anche sulla strage di Capaci. E questo soprattutto grazie alle dichiarazioni del pentito Spatuzza. Stiamo indagando anche su questo, seppure con organico e risorse ai limiti del tollerabile”.
In effetti l’ex boss di Brancaccio, ricorda ‘La Repubblica’, ha indicato una pista ben precisa per arrivare a chi fornì l’esplosivo di tipo militare utilizzato per l’attentato a Falcone: “Circa un mese e mezzo prima di Capaci – ha messo a verbale – vengo contatto da Fifetto Cannella, mi dice di procurare una macchina più grande che dobbiamo prelevare delle cose. A piazza Sant’Erasmo, ad aspettarci, c’erano Cosimo Lo Nigro e Giuseppe Barranca. Noi aspettavamo anche Renzino Tinnirello. Quindi siamo andati a Porticello, ci siamo avvicinati alla banchina e c’erano tre pescherecci ormeggiati: siamo saliti sopra uno di questi e nei fianchi erano legate delle funi, quindi abbiamo tirato la prima fune e c’erano praticamente semisommersi dei fusti, all’incirca mezzo metro per un metro. Quindi, abbiamo tirato sulla barca il primo fusto, poi il secondo e li abbiamo trasferiti in macchina”.
Lari aggiunge anche: ”A Caltanissetta indaghiamo su più fronti: dal fallito attentato dell’Addaura a Capaci e via D’Amelio. Quest’ultima inchiesta ha un carattere di maggiore urgenza legato alla possibilità di presentare istanza di revisione per alcuni degli imputati condannati all’ergastolo. Lavoriamo alacremente e presto arriveranno i risultati”.
Ai giornalisti che gli chiedevano se ”qualcuna delle Istituzioni si dovrebbe vergognare per quanto emerge dalle indagini”, il procuratore ha risposto: ”Io faccio il magistrato, sarete voi giornalisti a dirlo quando leggerete gli atti delle indagini”.
Oggi è il giorno del ricordo della strage di Capaci: a Palermo sono arrivati tremila studenti da tutta Italia. E altri cinquanta provengono da 16 paesi europei. Sono sbarcati questa mattina, al porto, dai due traghetti della Snav partiti ieri sera da Civitavecchia. Con i ragazzi ci sono don Luigi Ciotti, l’instancabile animatore di Libera, e il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso.