Tre anni e sei mesi di reclusione per Giorgio Corbelli e tre anni per Corrado Ferlaino. La sentenza è stata emessa dalla sesta sezione del Tribunale di Napoli, al termine del processo sul fallimento del Calcio Napoli. Il presidente Maddalena Salvati ha così accolto le richieste del pubblico ministero Fabio Massimo Del Mauro.
I due ex presidenti della società calcistica sono stati riconosciuti colpevoli di bancarotta fraudolenta patrimoniale, in relazione alla vendita dei centri sportivi di Marianella e Soccavo. È stato inoltre condannato a un anno e quattro mesi Cesare Naldi, legale rappresentante di due società per l’uso del marchio del Napoli.
Assolto, invece, Giuseppe Tampalini, presidente del collegio sindacale della società azzurra ai tempi dei fatti. Per gli imputati è stato dichiarato prescritto il reato di falso in bilancio relativo alle plusvalenze per l’acquisto di alcuni giocatori.
Corrado Ferlaino fu eletto presidente del Napoli nel 1969. Amato e odiato dai tifosi, ha legato al suo nome quasi tutti i successi calcistici della squadra azzurra. Il picco di popolarità è stato raggiunto negli anni Ottanta, con l’acquisto di campioni come Diego Armando Maradona e Antonio Careca. Gli sforzi economici del presidente furono premiati con la vittoria di due scudetti, due Coppe Italia, una Supercoppa Italiana e una Coppa Uefa.
La cessione dei fuoriclasse negli anni Novanta e la retrocessione in serie B acuirono la rottura fra la città e Ferlaino, la cui gestione terminò nel 2000, quando Giorgio Corbelli divenne azionista di maggioranza della squadra. Dopo una breve parentesi nella massima serie, per quattro campionati consecutivi il Napoli ha ristagnato nelle zone centrali della classifica della B. La situazione finanziaria del club era ormai compromessa, e neanche la cessione all’imprenditore Salvatore Naldi ne ha risollevato le sorti. La Società Sportiva Calcio Napoli è fallita nel 2004.
*Scuola di Giornalismo Luiss