BARI – Confermato in secondo grado il fallimento della società Tecno Hospital, azienda di famiglia dei fratelli Claudio e Giampaolo Tarantini (quest’ultimo uscì dalla società nel 2008), il cui amministratore pro-tempore è la madre dei due imprenditori. I giudici della prima sezione civile della Corte d’Appello di Bari, dopo 10 giorni di camera di consiglio, hanno depositato la sentenza con la quale rigettano il ricorso presentato dai legali della Tecno Hospital contro la decisione dei giudici di primo grado (23 giugno 2010), che avevano dichiarato il fallimento della società.
E’ stata così confermata la revoca dell’ammissione al concordato preventivo (il piano di risanamento della società proposto per evitare il fallimento), essendo stata accertato lo stato di insolvenza dei debiti che ammonta ad oltre un milione di euro.
Per evitare il fallimento dell’azienda e quindi la bancarotta, i legali della Tecno Hospital avevano offerto ai creditori la sede della società, il rendimento di alcune attività, che però secondo la Procura sarebbero state sovrastimate con rivalutazioni fino al 385% in due anni, e due appartamenti.
Proseguono, nel frattempo, le indagini della Procura di Bari, coordinate dal procuratore aggiunto Pasquale Drago, su eventuali reati fallimentari per accertare eventuali sottrazioni di liquidità.
