Falsi vaccini, direttamente nell’hub vaccinale, da pagare tra i 100 e i 400 euro l’uno: lo scopo non è truffare il ”vaccinato”, ma non farsi vaccinare, pagando, per ottenere il Green Pass. E così gli agenti della Digos di Palermo hanno arrestato tre persone. I fermati sono il leader locale del movimento No Vax e protagonista anche di alcune manifestazioni nazionali. Poi un complice e un’infermiera che lavora all’ospedale Civico e faceva finta di inoculare i vaccini nell’hub.
I falsi vaccini e il tariffario
L’infermiera che lavorava nell’hub vaccinale ha incassato dai 100 ai 400 euro per ogni finto vaccino anti Covid. Tra i falsi vaccinati, oltre al leader dei No Vax e all’amico, anche due parenti di quest’ultimo. Gli agenti della Digos sono risaliti ai tre grazie a intercettazioni telefoniche ed ambientali e riprese video nel centro di vaccinazione, che hanno permesso di accertare che l’infermiera ha effettuato altre otto false vaccinazioni. Tra cui un’altra infermiera e un poliziotto. Sono stati infine sequestrati i dati informatici inseriti presso la “Piattaforma nazionale digitai green certificate” del Ministero della Salute. Quindi la conseguente sospensione e blocco della loro operatività dei Green Pass.
Il metodo dell’infermiera
L’infermiera agiva sempre nello stesso modo come ricostruito grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza. Dopo avere svuotato il siero contenuto nella siringa, già precedentemente preparata, in una garza in cotone, inseriva l’ago nel braccio del finto vaccinato senza iniettare alcunché. E ovviamente senza muovere lo stantuffo della siringa. Gli agenti per giorni hanno intercettato la donna accertando contatti tra l’infermiera e chi si sottoponeva al finto vaccino, disposto a sborsare cento euro pur di ottenere il Green Pass. Le indagini svolte hanno escluso il coinvolgimento dei medici che lavorano al centro vaccinale e dei funzionari responsabili.