Federica Iammatteo non uccisa dal tatuaggio. Medico: infezione da meningococco

MILANO – Non è stato il tatuaggio alla spalla, non è stata una reazione allergica all’inchiostro. Federica Iammatteo, la ragazza di 23 anni morta a Milano 48 ore dopo un tatuaggio, potrebbe essere stata uccisa da una infezione da meningococco. La pensa così Massimo Galli, professore di Malattie Infettive all’Università degli Studi di Milano e direttore della Terza Divisione di Malattie Infettive all’ospedale Luigi Sacco.

Spiega il medico al Corriere della Sera: “Se mi presentassero un caso di questo genere, con uno choc irreversibile e manifestazioni emorragiche, e non sapessi del tatuaggio penserei subito a una sepsi meningococcica

Il dottor Galli tende invece a escludere l’ipotesi circolata nelle ultime ore, ovvero quello di uno shock anafilattico conseguenza dell’inchiostro:

Se si fosse trattato di allergia all’inchiostro, come è stato ipotizzato, lo choc anafilattico si sarebbe manifestato subito – spiega l’infettivologo – e invece in questo caso la reazione è arrivata dopo diverse ore.

Possibile quindi che il tatuaggio abbia fatto semplicemente da “porta d’ingresso”

Questa ipotesi va confermata dalle analisi – aggiunge Galli -, ma se così fosse bisognerebbe andare a vedere se il batterio è presente nei pigmenti o negli strumenti usati per il tatuaggio. Ma il batterio poteva essere anche già presente sulla cute della ragazza, per capirci lo stafilococco – nelle forme meno “cattive” – è il batterio responsabile dell’acne e dei brufoli. In questo caso saremmo di fronte a un caso tragicamente sfortunato e il tatuaggio, ripeto, avrebbe solo avuto il ruolo di porta d’ingresso per un germe già diffuso sulla cute».

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Emiliano Condò