Era stata la stessa Moretti a sporgere querela dopo il sit in organizzato dal Coisp a sostegno dei 4 agenti condannati sotto le finestre del Comune di Ferrara per il quale lavora la donna. Patrizia era scesa in strada e, in una silenziosa protesta, aveva portato con sé la foto ingrandita che ritraeva il figlio morto, così come l’hanno potuto vedere i parenti all’obitorio.
Maccari aveva detto che la foto “non è stata ammessa in tribunale perché non veritiera”, e Balboni aveva aggiunto che “la foto non corrisponde alla verità”, ed era stata usata dalla stampa “per una campagna di disinformazione ma è una falsificazione della realtà”. Due giorni più tardi il senatore Giovanardi intervenendo alla trasmissione radiofonica La Zanzara aveva affermato che la macchia rossa sulla foto non era sangue “ma un cuscino”.