Fedez contro il Condacons: "Basta perseguitarmi". L'associazione: "Non ha capito nulla, lo quereliamo" VIDEO
Guerra tra il Codacons e Fedez. Il rapper oggi, attraverso un video pubblicato sui social, si è sfogato lamentando “l’ennesima raccomandata” da parte dell’associazione. “Non ne posso più. Fate schifo! Sono stufo di essere perseguitato da voi. Vergognatevi, dovete vergognarvi”, ha detto il marito di Chiara Ferragni.
E così, poche ore dopo, è arrivata la dura replica dell’associazione: “Ha nuovamente attaccato l’associazione dei consumatori ricorrendo ad insulti e violenza inaccettabili -scrive il Codacons- Evidentemente Fedez non ha letto la nostra istanza, e se l’ha letta non l’ha capita, dimostrando leggerezza e superficialità”.
Aggiornamento ore 15:28.
L’atto “presentato dalla nostra associazione e a cui il rapper fa riferimento è finalizzato proprio a tutelare le raccolte fondi come quella avviata da Fedez, e a garantire trasparenza e correttezza ai donatori circa la destinazione e l’utilizzo dei soldi raccolti. Una richiesta, come si legge nell’atto, che chiama in causa anche i recenti fatti di cronaca, come il caso di Malika che ha tenuto banco sulla stampa per giorni e ha minato la fiducia dei cittadini verso le iniziative di beneficenza, senza minimamente paragonare la raccolta di Fedez a quella della ragazza”, prosegue l’associazione.
Entrando poi nel merito “delle accuse mosse dal rapper verso la nostra associazione, gli insulti, l’arroganza, le menzogne contenute nel suo video e la violenza dimostrata nei nostri confronti varranno a Fedez una nuova querela per diffamazione -annuncia il Codacons- che il rapper si sarebbe potuto evitare se solo avesse letto (e compreso) l’atto che gli è stato notificato. In favore dell’influencer stanziamo volentieri una piccola somma per pagare un giovane docente di italiano che, da oggi, manderemo a casa di Fedez quando dovrà leggere atti da noi scritti, per essere certi che li legga e li comprenda a fondo”, conclude il Codacons.