Fermata di nuovo Nunzia Graviano, boss in gonnella

PALERMO – Punto di riferimento di una delle piu' potenti famiglie mafiose siciliane, curatrice degli affari dei fratelli Giuseppe e Filippo in carcere all'ergastolo, Nunzia Graviano, 43 anni, ''a picciridda'' delle cosche, e' stata fermata per mafia e riciclaggio nell'ambito di uno dei tre filoni d'inchiesta che hanno portato oggi al fermo di 36 mafiosi: aveva gia' scontato 4 anni e 4 mesi di carcere per associazione mafiosa.

Il collaboratore di giustizia Fabio Tranchina dice: ''Nunzia mi disse 'da questo momento in poi ci sono io a valere nella nostra zona, ti raccomando questo discorso tienilo chiuso', e mi fece un segno con le mani come di tenermi chiuso''.

Nunzia Graviano gestisce il bar Diapason, in via Tripolitania, a Roma, ma la va a visitare Giuseppe Arduino, fattorino di hotel ma anche boss delle estorsioni e della droga che parte da Palermo arriva a Roma e sta con lei solo 18 minuti (come sottolineano gli investigatori negli atti dell'inchiesta): il tempo necessario per omaggiarla e consegnarle alcuni pacchi e la busta con 10 mila euro ottenuti dalla gestione degli affari criminali, per poi fare rientro nel capoluogo siciliano. Questo viaggio di un mafioso da Palermo a Roma come un portapacchi qualsiasi dimostra il potere in atto dei Graviano e di Nunzia che gestisce gli affari di famiglia anche perche' l'altro fratello, Benedetto, e' sorvegliato speciale.

Dice Tranchina per sottolineare la potenza economica dei boss: ''I Graviano percepiscono 66 mila euro al mese solo da affitti''. E l'ombra degli stragisti di Brancaccio si intravede anche negli affari che ruotano attorno al Forum, centro commerciale di Palermo. Secondo gli investigatori a gestire il servizio di pulizie sarebbe un'impresa ''della quale Cesare Lupo e Filippo Marcello Tutino (uomini dei Graviano) dispongono ampiamente.

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luiss_vcontursi