
MILANO – Era nella sua stanza in tribunale a Milano, Fernando Ciampi, giudice fallimentare. Forse non ha fatto in tempo a sentire gli spari, forse si è appena accorto della concitazione. E’ stato raggiunto qui dal suo assassino, l’imputato Claudio Giardiello, al secondo piano del tribunale. Giardiello ha aperto la porta e ha fatto fuoco: Ciampi è morto alla sua scrivania. Aveva quindi un obiettivo preciso Giardiello, quando giovedì mattina si è vestito di tutto punto, in giacca e cravatta, per recarsi in tribunale. Un’udienza, lui imputato per bancarotta fraudolenta. In aula la situazione si complica, il suo legale rinuncia al mandato.
Una mossa forse prevista da Giardiello perché giovedì si è portato una pistola carica in tasca. Ha sparato e ucciso in aula un testimone, ha ferito altre persone sedute tra il pubblico. Poi, complice l’immediata concitazione, ha sceso le scale dal terzo al secondo piano ed è entrato nella stanza di Ciampi.
