Maltrattamenti in un asilo della provincia di Ferrara. Un bambino di 6 anni, considerato come “irrequieto”, è stato vittima delle angherie della maestra che, quando il bimbo faceva i capricci, lo metteva al centro della classe e costringeva alcuni dei suoi 23 piccoli compagni a colpirlo, e lo denudava.
E’ successo in un asilo pubblico nella zona di Cento, nel Ferrarese. I fatti hanno scatenato l’ira e l’indignazione della famiglia. «Siamo sconvolti, — dicono mamma e papà — allibiti, non riusciamo a capacitarci di come questo possa essere avvenuto e ora vogliamo la verità».
La piccola vittima è stata trasferita in un’altra scuola materna mentre l’insegnante sott’accusa ha rassegnato le dimissioni. Il 5 marzo i genitori vengono convocati d’urgenza dall’istituto per parlare del figlio. «Siamo stati accolti da tre maestre e dal dirigente. Ci hanno consegnato una comunicazione». Stando al documento, il piccolo «dimostra estrema difficoltà a gestire i suoi stati emotivi» e le proprie frustrazioni le traduce sfogandole «in azioni rivolte verso altri». Nelle poche righe si fa cenno a «comportamenti aggressivi» verso i compagni e atteggiamenti «di sfida, anche a livello fisico», nei confronti delle maestre.
«Abbiamo firmato quel foglio e — continua il padre — ci veniva richiesto di concordare al Cup una visita d’accesso neuropsichiatrico infantile». Ma dietro a quell’atteggiamento particolare a scuola, forse, c’era una motivazione ben precisa nel bambino. Tre giorni dopo la coppia, ancora incredula, chiede al dirigente del circolo didattico il trasferimento in un’altra materna. Ma quella chiacchierata appare fin da subito tesa.
«Vi devo comunicare — dirà lui all’improvviso — una cosa grave. Quando vostro figlio era irrequieto o litigava con qualche altro bambino, la maestra usava fermarlo e lo faceva colpire dagli altri compagni». Ma non è tutto. Dopo averlo messo al centro della stanza, lo denudava lasciandolo in slip. «Si è scusato con noi, era mortificato — riprendono i genitori —, diceva di aver già parlato con quell’insegnante, la quale si era subito dimessa, e che aveva già provveduto ad avviare un procedimento nei suoi confronti». Un fatto che sarebbe avvenuto all’inizio dell’anno «ma che potrebbe non essere il solo». A raccontarlo per la prima volta è stato il migliore amico della piccola vittima; sua madre poi, dopo essersi confidata con altri genitori e avere ottenuto conferme, si sarebbe presentata dal dirigente.
«Ora nostro figlio — riprendono i genitori — non vuole nemmeno più parlare con quel bambino perché forse, anche lui, era tra quelli costretti a colpirlo dall’insegnante». La Procura minorile ha aperto un’inchiesta, la maestra è stata indagata per maltrattamenti verso fanciulli. I carabinieri, intanto, stanno continuando a sentire i genitori degli ex compagni di classe i quali avrebbero confermato molti aspetti di quel racconto.