Ferrara: tre indagati per le violenze a scuola. Si temono ritorsioni nei confronti delle vittime

Nuovi sviluppi nell’inchiesta che vede coinvolto un professore di materie tecniche in un liceo ferrarese per molestie sessuali ai danni di quattro studentesse. Sono indagate, infatti, anche la preside dell’istituto e la moglie del docente, anch’ella insegnante nella scuola, per favoreggiamento e abuso d’ufficio. Pare che la dirigente abbia fatto in aula una sorta di processo abusivo e illegale, alla fine del quale le ragazzine e i loro compagni di classe hanno firmato un verbale falso. Verbale che afferma la totale innocenza del professore in merito ai reati per i quali è stato denunciato.

La preside dovrà, inoltre, rispondere per omissione d’atti d’ufficio, in quanto avrebbe ritardato la spedizione in procura della segnalazione-denuncia delle vittime. È stata proprio questa segnalazione, infatti, a dare il via nei giorni scorsi alle indagini a carico del professore cinquantaquattrenne, i cui comportamenti hanno concretizzato l’ipotesi di molestie sessuali, anche se soltanto verbali. Nel documento che la dirigente ha spedito in procura sono infatti elencati una serie di atteggiamenti ambigui e molesti che il docente avrebbe intrattenuto con le alunne. Sia va dalla correzione di un disegno con un simbolo “falliforme” ad apprezzamenti nei confronti di una ragazza («sei bella e brava e solo al buio»). Tali apprezzamenti sarebbero stati rivolti anche ad altre studentesse in presenza della moglie. Inoltre, il professore avrebbe mangiato una banana facendo gesti inequivocabili alle ragazzine.

Il clima che si è venuto a creare all’interno dell’istituto è di difficile gestione ed è al centro di un’indagine ispettiva. L’ufficio scolastico regionale dovrà infatti valutare i pesanti comportamenti ritorsivi da parte dei tre indagati, che hanno già ricevuto gli atti informativi sul loro stato e stanno studiando insieme ai rispettivi legali una strategia difensiva.

Scuola di Giornalismo Luiss

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Sandro