L’ex ministro Fazio e gli affari al San Raffaele

Ferruccio Fazio (Lapresse)

ROMA – Dalle colonne del Fattoquotidiano Giovanni Barbacetto racconta una vicenda di affari, soldi e finanziamenti all’ospedale San Raffaele di Milano, regno dell’ormai defunto don Luigi Verzè. Protagonista della storia è Ferruccio Fazio, ex ministro della Sanità e noto ancor prima per essere medico personale dell’ex premier Silvio Berlusconi.

Era il 2005: Fazio era primario di medicina nucleare e radioterapia e Alberto Zangrillo, primario di anestesia e rianimazione cardio-vascolare.

Secondo quanto scrive il Fatto “Il 2 dicembre 2005, Zangrillo scrive al collega Fazio. In un messaggio e-mail gli accenna a un incontro per discutere su concorsi e finanziamenti a cui ha partecipato anche Mario Cal, il potente vicepresidente del San Raffaele, braccio destro di don Verzè (Cal si è poi tolto la vita, nel luglio scorso, dopo l’esplosione dello scandalo). Al termine del suo messaggio, Zangrillo arriva al dunque: “Lunedì 5 dicembre ho organizzato un incontro nel mio studio tra Silvio e don Luigi in modo che quest’ultimo gli possa rappresentare le richieste finali per il maxiemendamento in Finanziaria… Speriamo!””.

Come già raccontato anche nel novembre scorso il Fatto parla di un appalto da 1,4 milioni di euro con la Tecnodim di Fazio

NEI MESI seguenti, il futuro ministro Fazio si crea dentro il San Raffaele un business che gestisce con una sua società, la Tecnodim, che (come raccontato dal Fatto quotidiano il 23 novembre scorso) ottiene la gestione delle macchine di medicina nucleare e radioterapia. Il responsabile della direzione acquisti e logistica del San Raffaele, Alberto Russo, prova almeno a ridurre i costi. Gli arriva sulla scrivania una proposta di far gestire da società esterne le macchine dei dipartimenti di medicina nucleare e di radioterapia, al costo di 1,4 milioni di euro l’anno.

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