Fiat: fabbriche chiuse tra bisarche e cassa integrazione

TORINO – Tutte le fabbriche italiane della Fiat oggi sono chiuse. Pomigliano, Cassino e Sevel non lavorano a causa dello sciopero delle bisarche, Mirafiori e Melfi per la cassa integrazione.

Si fermano quindi tutte le fabbriche Fiat in Italia. A mettere in ginocchio il sistema produttivo del Lingotto è lo sciopero delle bisarche che sta provocando gravi ritardi nella consegna delle vetture ai clienti, imponendo lo stop ai siti di Pomigliano, Cassino e Sevel. Gli altri due siti di Mirafiori e Melfi, invece, restano fermi per cassa integrazione. Secondo la Fiat le perdite di produzione legate allo sciopero sono pari a 20 mila macchine i danni avranno un impatto del 10% sui risultati di mercato del mese di marzo.

La serrata degli autotrasportatori è l'ennesima batosta in un mercato che a febbraio ha perso quasi il 20%. "Lo sciopero delle bisarche, che oramai si prolunga da quasi un mese, sta mettendo in ginocchio i concessionari", ha detto il presidente di Federauto Filippo Pavan Bernacchi, "lo stop degli approvvigionamenti di veicoli sta determinando ritardi oramai ingestibili nelle consegne ai clienti. Dalle associazioni di categoria l'appello al governo affinché intervenga per far ripartire la distribuzione".

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Alessandro Avico