I figli accoltellano un ragazzo? I genitori condannati al risarcimento

GENOVA – I figli hanno accoltellato e quasi ammazzato un amico? I genitori devono pagare. Letteralmente. Nel caso in questione, successo a Genova, dovranno risarcire ala vittima 822.000 euro.

La vicenda riguarda i genitori di Andrea e Cristina Balzano. Nel dicembre del 2008 i due ragazzi, che allora avevano 16 e 19 anni, diedero 40 coltellate ad un compagno della band perché, secondo loro, suonava troppo lentamente. Il ragazzo accoltellato non è stato ucciso, ma è rimasto con un’invalidità al 60%.

Per questo i fratelli Balzano sono stati condannati lei a sei anni in comunità, lui alla messa in prova: in altre parole, visto che era incensurato e minorenne la pena è stata convertita in un periodo di prova controllata e assistita, con la riabilitazione definitiva alla fine del periodo.

Secondo i signori Balzano, scrive il Secolo XIX, Andrea era sempre stato “irreprensibile”, “coltivava la passione della musica e come molti adolescenti amava i videogiochi”, “non aveva mai dato ragione di preoccupazione”. Ma per il giudice queste giustificazioni “provano al massimo il corretto comportamento in ambito scolastico, il rispetto del ragazzo degli orari di rientro a casa e il fatto che il minore trascorresse molto tempo di fronte al computer”. Cioè “non costituiscono prove idonee a contrastare l’evidente carenza o inefficacia di educazione al rispetto dell’altro, che si desume dalle modalità e dalle motivazioni del delitto”.

Nelle motivazioni del giudice si legge che la personalità “disarmonica” e “dai tratti narcisistici” di Andrea Balzano trova origine “nelle oggettive carenze dell’attività educativa o quantomeno nell’attento monitoraggio della presenza di palesi deficit di maturità di sviluppo del minore”. Quindi i genitori dovranno pagare.

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Maria Elena Perrero