BARI – Dopo un anno manca la data dell’udienza per il risarcimento al papà dei fratellini di Gravina, Filippo Pappalardi. Ciccio e Tore morirono per un incidente del 2006 e il padre venne accusato ingiustamente e ora chiede un risarcimento danni da 516 mila euro.
Il 27 novembre 2007 arrivò per lui la mazzata: l’accusa per il duplice omicidio dei suoi figli. Come spiega il Corriere del Mezzogiorno, “più di 12 mesi fa l’avvocata di Pappalardi, Angela Aliani, ha presentato la richiesta di risarcimento danni per ingiusta detenzione, ma ad oggi il tribunale di Bari non ha ancora fissato l’udienza”.
I due fratellini scomparvero il 5 giugno del 2006 e furono trovati morti 20 mesi dopo, il 25 febbraio 2008, nella cisterna interrata di una vecchia casa padronale abbandonata, conosciuta nella zona come ‘casa delle 100 stanze’ per via della sua grandezza. Filippo Pappalardi, accusato inizialmente di aver ucciso i figli ‘Ciccio’ e ‘Tore’ e di aver nascosto i loro corpi rimase agli arresti per quattro mesi, fino a quando si scoprì che i due ragazzini erano caduti accidentalmente nella cisterna della grande casa abbandonata.
