Tra le pieghe della Finanziaria 2010 si annida una norma che rischia di colpire a morte la “giustizia fai da te”. Tutti coloro che decideranno di contestare una multa davanti al Giudice di Pace, infatti, da gennaio si troveranno davanti alla sgradita sorpresa di dover pagare un bollo (tra i 30 e i 70 euro) per poter presentare ricorso.
Un vero e proprio “ticket” da pagare per poter accedere alla causa: se la multa è inferiore ai 1100 contestarla costerà 30 euro, per le sanzioni di importo superiore, invece, il ticket ammonterà a 70 euro. E se i giudici di pace, oberati da migliaia di ricorsi simili, respirano è facile ipotizzare che le contestazioni l’anno prossimo subiranno un crollo numerico.
In realtà esiste ancora un’alternativa a costo zero: invece che andare dal giudice chi vuole impugnare una multa può andare direttamente dal prefetto e la contestazione rimane gratuita. Attenzione, però, in caso di bocciatura del ricorso, il conto da pagare è più salato e la multa lieviterà al doppio del minimo previsto.
Deterrente analogo, sempre in Finanziaria è previsto per i condomini litigiosi: al momento portare in tribunale una bega condominiale costa un contributo fisso di circa 103 euro. Dal 2010, con ogni probabilità, l’importo da pagare sarà proporzionale al valore della causa in discussione.