ROMA – Si presentava come il principe saudita Caid Essebsi Mohamed Sandreddine e per due anni è riuscito a vivere come un nababbo a Roma: stanze in hotel a 5 stelle, yacht e limousine con autista. Peccato però che al momento di pagare il conto, si rendeva sempre irreperibile, liquidando al momento il suo interlocutore con frasi generiche come “ci penseranno i miei collaboratori”, o “facciamo un saldo unico alle fine”.
Una incredibile truffa, riporta Il Messaggero, perché il giovane tunisino, dai modi raffinati e fresco di studi alla Sorbona, tutto era tranne che un ricco principe, ed ha finito così per essere condannato per truffa aggravata. Il genio della truffa e ottimo manipolatore, ha così vissuto due anni nel lusso, sicuro forse di farla franca, passando di bugia in bugia.
Ma ha fatto male i suoi calcoli e alla fine il conto è arrivato e, tranne alcune truffe contestate finite in prescrizione, dovrà ora saldare i conti rimasti in sospeso come quello di 29.000 euro per il noleggio di uno yacht. La Limousine Service Group aveva chiesto 17.800 euro, l’Hotel Ritz, dove ha soggiornato due anni 25.600 e la boutique dell’Hotel de Russie 1.600 euro per la fornitura di abiti.
L’uomo, che è il nipote del primo ministro della Tunisia, si muoveva con disinvoltura in ambienti alto locati, tra registi, avvocati e attrici, riuscendo ad entrare ben presto nei salotti della città che conta, ingannando centinaia di persone sulla sua identità.