ROMA – L’amministratore delegato e direttore generale di Finmeccanica Alessandro Pansa ha rinunciato allo stipendio da ad accontentandosi dei “soli” 800mila euro più premi. E’ quanto emerge dalla Relazione sulla Remunerazione pubblicata sul sito del Gruppo. La sua remunerazione fissa è pari oggi a 803.357 euro lordi, cui può essere aggiunta una quota variabile fino ad un massimo di 1.400.000 euro lordi, con un tetto massimo raggiungibile nel corso dell’anno pari a 2.200.000 euro. ”Anche a fronte dell’attribuzione delle nuove deleghe di a.d., Pansa ha comunicato al Comitato per la remunerazione la sua disponibilità a rinunciare ad ogni integrazione del suo stipendio”, si legge nella Relazione, che precisa ”la concentrazione in capo a Pansa delle cariche di a.d. e d.g. ha comportato, inoltre, un significativo ulteriore contenimento dei costi”.
Non solo. Finmeccanica non riconoscerà all’ex presidente e amministratore delegato Giuseppe Orsi alcuna buonuscita. La società ha infatti ritenuto che la decisione del cda di revocare i poteri a Orsi dopo l’arresto nell’ambito dell’inchiesta sulla vendita di elicotteri all’India, non comporti ”alcun obbligo di riconoscimento a Orsi dell’indennità compensativa e risarcitoria” prevista precedentemente. Orsi – si legge ancora nella Relazione – è inoltre obbligato ad astenersi da comportamenti concorrenziali (in Europa, Asia, Stati Uniti) per un periodo di un anno.