Finmeccanica, Tuccillo: “Segnalai libro sulle infiltrazioni”

NAPOLI, 24 APR – E’ stato ascoltato nei mesi scorsi come testimone dai pm che indagano su Finmeccanica e Lega e su presunte infiltrazioni della criminalita’ organizzata. Sul contenuto delle testimonianze ovviamente e’ tenuto al riserbo, ma dagli Stati Uniti, dove si trova in vista di importanti accordi economici, ci tiene a precisare e rettificare dichiarazioni che gli sono state attribuite da organi di stampa che si stanno occupando degli sviluppi delle inchieste. Francescomaria Tuccillo, dirigente Finmaccanica che negli anni scorsi ha curato per la holding i rapporti con i paesi africani, premette di non volersi attribuire ”alcuna qualita’ eroica”.

”Nell’esercizio del mio ruolo di responsabile dell’Africa sub sahariana – ha dichiarato all’ANSA – mi sono limitato a segnalare doverosamente al top management del gruppo la pubblicazione del libro ‘Mafia pulita’, edito da Longanesi, scritto dal procuratore di Bari Antonio Laudati e dal giornalista Elio Veltri circa i presunti rapporti di societa’ del gruppo Finmeccanica e un noto latitante italiano residente in Sudafrica”.

”Qualche giorno fa – ha aggiunto Tuccillo – a Washington, al Memorial di Martin Luther King, mi sono commosso ricordando i grandi magistrati Falcone e Borsellino. Il loro esempio e il loro sacrificio ha accompagnato i primi anni della mia esperienza professionale che ho svolto presso lo studio di mio padre. Quel sacrificio mi fa ammirare oggi l’impegno e la determinazione con cui i nostri magistrati stanno tentando di rendere giustizia alla verita”’. ”Negli Usa, dove mi trovo su invito della comunita’ afroamericana, l’amministrazione sta affrontando il tema del coinvolgimento della Ansaldo Breda, riconosciuta come una delle eccellenze del lavoro italiano nel settore trasporti, nel programma di ristrutturazione del sistema ferroviario, un piano da 150 miliardi di dollari da spendere nell’arco di 5 anni. E, in linea con quanto dichiarato dal ministro Corrado Passera, la testa di queste eccellenze deve rimanere italiana”.

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Emiliano Condò