Il 2 aprile scorso, infatti, 27 lavoratori hanno ricevuto una lettera che annunciava l’immediata messa in mobilità. Il giorno successivo la risposta è stata lo sciopero, cui hanno aderito il 100% dei dipendenti degli stabilimenti.
Secondo la Flai Cgil, scrive il Fatto Quotidiano, i licenziamenti non sarebbero frutto di crisi ma solo una strategia per ridurre il costo del lavoro esternalizzando parte dei servizi. Dall’anno scorso, in realtà, la Fiorucci è di proprietà spagnola, dell’azienda Campofrio Food Group. La Coldiretti, scrive ancora il Fatto, da tempo denuncia l’acquisto straniero nel nostro settore agroalimentare: “Nell’ultimo anno – denuncia Coldiretti – sono stati ceduti all’estero tre pezzi importanti del Made in Italy alimentare che sta diventando un appetibile terra di conquista per gli stranieri con la tutela dei marchi nazionali che è diventata una priorità per il Paese”.
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