Firenze, due aggressioni in tre giorni: in città è caccia ai senza dimora

Due volte in meno di una settimana. Stesse dinamiche e stesse vittime. A Firenze, negli ultimi tre giorni, due senza dimora sono stati aggrediti e feriti senza nessun apparente motivo.

L’ultimo episodio è avvenuto alla stazione di Compiobbi, nel comune di Fiesole, ad una decina di chilometri dal centro del capoluogo fiorentino. Un giovane senza dimora ci stava passando la notte quando è stato svegliato e aggredito da due uomini, secondo la sua testimonianza, alti, di corporatura robusta e vestiti di nero. I due teppisti lo hanno preso a calci e ferito ad un piede con il collo di una bottiglia rotta. Poi, si sono allontanati per le urla dei due compagni della vittima che, svegliati dal trambusto, hanno cominciato a chiedere aiuto a gran voce.

Il giovane, 31 anni di Brindisi, è stato medicato all’ospedale di Ponte a Niccheri, mentre sono in corso le indagini per individuare gli aggressori e il loro movente.

Nemmeno tre giorni prima, la stessa sorte era toccata a Ghezim, quarantenne senza dimora albanese che stava passando la notte all’addiaccio in centro a Firenze. Rifugiatosi sotto le impalcature che rivestono l’ex cinema Apollo, l’uomo è stato svegliato poco dopo le 23 e picchiato con calci, pugni e cinghiate da un gruppo di giovani dalle teste rasate.

Fermati da un tassista e da alcuni passanti, gli aggressori sono fuggiti, ma i carabinieri sono comunque riusciti a identificare due di loro. Si tratta di un idraulico ventunenne e di un diciannovenne, entrambi della provincia di Firenze, che ora sono stati denunciati per lesioni aggravate in concorso. La vittima, invece, ha rifiutato il ricovero e, in quanto non in regola coi documenti, è stato a sua volta denunciato per clandestinità.

Queste ultime aggressioni si inseriscono in una serie di episodi che da tempo colpiscono i più deboli in tutta la penisola. Era il novembre 2008 quando quattro giovani diedero fuoco ad un senza dimora su una panchina di Rimini, mentre nell’ultimo anno, sei sono state le aggressioni ben più gravi di queste.

Secondo Paolo Pezzana, presidente della Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora,«da sempre nei periodi di crisi si cercano capri espiatori sui quali, più o meno violentemente, scaricare le proprie paure e frustrazioni. Credo che non solo i giovani, ma soprattutto loro, abbiano bisogno di conferme del proprio potere. Non mi stupisce che i senza dimora siano sempre più spesso oggetto di queste aggressioni» ha dichiarato, «perché sono considerate persone senza capacità di relazioni con la cosiddetta normalità».

* Scuola di giornalismo LUISS

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Sandro