FIRENZE, 19 LUG – Venivano venduti porta a porta e pubblicizzati come macchinari con proprieta' anche medico-chirurgiche. In realta', erano solo semplici aspirapolvere. E' l'accusa per la quale la procura di Firenze sta indagando su un imprenditore fiorentino. Nell'ambito dell'inchiesta, la guardia di finanza ha sequestrato beni per oltre un milione di euro.
L'imprenditore, spiegano le fiamme gialle in una nota, e' accusato di frode in commercio e infedele dichiarazione dei redditi. Dagli accertamenti ''e' emerso che dal 2006 al 2009 la societa' non ha dichiarato ricavi per oltre 13,4 milioni di euro, con un'Iva dovuta pari ad oltre 1,4 milioni di euro''.
L'indagine, aggiunge la nota, riguarda due societa' con sede in Firenze, che vendevano aspirapolvere importati dagli Usa. La commercializzazione avveniva attraverso una rete di venditori porta a porta, che dovevano presentare il prodotto definendolo un presidio elettromedicale approvato dal ministero della Salute. Secondo la Gdf di Pontassieve, pero', l'elettrodomestico, venduto tra i 2 e i 4 mila euro, non aveva alcuna certificazione.
Il sequestro ha riguardato un appartamento di 5 vani, a Prato; un immobile commerciale a Firenze; una partecipazione sociale ad una societa' immobiliare.
