Un carcere con una capienza di 497 detenuti che ne ospita 1022. E’ questa la situazione del penitenziario di Sollicciano, quartiere della periferia sud-ovest di Firenze. Un carcere che scoppia, un sovraffollamento del centodue per cento che crea una situazione di disagio evidente. Dovevano arrivare materassi nuovi per tutti, la regione Toscana ne ha inviati soltanto quattrocento.
Tutto questo ha scatenato la protesta del garante per i diritti dei detenuti del comune di Firenze Franco Corleone, che ha annunciato l’avvio di uno sciopero della fame per sensibilizzare l’opinione pubblica. L’obiettivo è quello di ottenere almeno gli obiettivi minimi: la costituzione da parte della Regione di una tavola rotonda per la riforma del carcere e per la valutazione della sanità carceraria, una riduzione delle presenze a Sollicciano, il ripristino integrale della scuola in carcere.
Nelle scorse settimane alcuni detenuti hanno scritto alla magistratura di sorveglianza per denunciare il sovraffollamento e alcune infiltrazioni d’acqua nelle celle. Molti reclami sono stati accolti e la magistratura ha intimato la direzione penitenziaria di eseguire i lavori necessari. Anche il Comune si sta muovendo in tal senso e il capogruppo di Sinistra e Libertà in consiglio comunale Eros Cruccolini ha lanciato un appello al presidente della Repubblica Napolitano per chiedere il rispetto della Costituzione.
*Scuola di Giornalismo Luiss
