FIRENZE – I lavoratori del centro commerciale “Gigli” di Campi Bisenzio, a Firenze, dovranno farsi identificare tramite le impronte digitali. La Cgil non ha gradito il provvedimento della società che riguarda i 2 mila lavoratori del centro commerciale. La società ha dichiarato che la scelta è di carattere economico: servirà per risparmiare sui costi di sorveglianza e sui sistemi di controllo. La Cgil invece lo ha definito “un sistema di identificazione pesante”, preso per tagliare il personale di sicurezza.
Un portavoce dei Gigli ha detto: “Il sistema delle impronte digitali per l’ingresso nel centro commerciale nelle ore di chiusura è in vigore da 3 anni e mezzo per un certo numero di lavoratori e nessuno ha mai protestato. E’ semplicemente un modo, così come è il badge, per consentire l’accesso in sicurezza del personale nelle ore in cui il centro commerciale è chiuso. È un sistema moderno che non permette imbrogli. Il badge si può prestare, l’impronta ovviamente no. È usato da tempo in tante aziende, banche comprese, e ci permetterà di evitare i costi e le complicazione della plastificazione dei badge”.