Ovviamente è il mondo a testa in giù, quello dei redditi dichiarati e non dei redditi reali. E’ la mappa storta del fisco italiano.
Infatti, sempre secondo i dati del ministero, chi paga le tasse in Italia? Ecco la risposta: l’83% delle tasse, o meglio dei redditi dichiarati, viene da lavoratori dipendenti o pensionati. Guarda caso i soggetti fiscali sottoposti a “ritenuta alla fonte”. Cioè le tasse gliele levano prima che arrivi la busta paga.
In particolare il 49% dei contribuenti, 20,1 milioni, è un lavoratore dipendente. E il 34%, 14 milioni, è un pensionato.
E gli altri? E i “ricchi”, cioè coloro che non dipendono a fine mese da uno stipendio o da una pensione? C’è un 5% di contribuenti, circa due milioni, che trae il suo reddito prevalente dai fabbricati, cioè dalla proprietà immobiliare. C’è poi un altro 3% di contribuenti, pari a 1,4 milioni di persone, che trae il suo reddito principale dalle partecipazioni azionarie e attività finanziarie.
L’83% dei redditi dichiarati da lavoratori dipendenti e pensionati, il 17% del reddito dichiarato da tutte le altre forme con cui il reddito si forma: come volevasi dimostrare l’albero storto è la mappa sbagliata del fisco italiano.