ROMA – Giulia Timofte è morta a 4 anni investita da un’auto in via della Muratella, a Fiumicino, vicino Roma. Una tragedia che, dicono gli abitanti della zona, poteva essere evitata e che ha fatto scatenare la rabbia di chi annunciava da tempo i rischi. Il comune di Fiumicino aveva assicurato l’arrivo di dossi artificiali, su richiesta dei residenti, ma ora è troppo tardi.
Luca Lippera su Il Messaggero scrive:
“«Noi – dicono i vicini di casa di Constantinu e Florentina Timofte, i genitori della vittima – eravamo sicuri al cento per cento che prima o poi ci sarebbe scappato il morto – e così abbiamo raccolto le firme e abbiamo pure interessato la pro-loco di zona. Siamo arrivati fino al sindaco, Esterino Montino, e ci è stato assicurato che la cosa ormai era decisa. Era Natale. Eccoci qua: una ragazzina con tutta la vita davanti non c’è più. Dovrebbero vergognarsi come cani e dimettersi da tutto»”.
La piccola Giulia è stata investita davanti alla sua casa da un’auto guidata da un uomo, 37 anni di origine romena, che si è fermato dopo l’incidente e ha prestato soccorso. Ma l’uomo, nella zona dove il limite è di 50 chilometri orari, andava a velocità sostenuta:
“La macchina, guidata da un altro romeno, secondo i primi rilievi dei vigili urbani, andava a velocità sostenuta. Il guidatore, un uomo di trentasette anni, si è fermato: tra il punto dell’arresto e quello del primo impatto ci sono almeno una trentina di metri”.
I residenti però sono arrabbiati con il Comune, che prima ha promesso i dossi e poi non li ha installati:
“«Ma la vera vergogna di questa storia – dicono i vicini dei Timofte, lui muratore disoccupato, lei cameriera in un ristorante della zona – è che il Comune per mesi ci ha preso per i fondelli. Abbiamo raccolto per ben due volte le firme e le abbiamo fatte avere al sindaco Montino. Gli abbiamo scritto chiaro e tondo: questo tratto di via della Muratella è pericolosissimo. È stretto. Le macchine corrono. Guardate che qui ci scappa di sicuro il morto mentre qualcuno attraversa la strada. Loro ci hanno promesso e ripromesso che avrebbero messo le strisce pedonali in rilievo che costringono le auto a rallentare. A Natale ci siamo rifatti vivi. State tranquilli, hanno ripetuto, i dossi arrivano. Adesso arriveranno di sicuro. Ma nel frattempo una povera anima di ragazzina non c’è più»”.
Disperata Florentina, la mamma di Giulia, che al Messaggero ha detto:
“«Ho letto su internet che non siamo stati attenti – dice – ma non è vero. È che quel tipo con la Mercedes è passato veloce come un pazzo. Giulia era prudente. Io ero dall’altra parte della strada. “Mamma, mamma”, mi ha detto, “vengo da sola: ormai sono grande”. Ha fatto un passo: in quel momento è piombata la macchina, Dio mio!». Tre metri prima del punto dell’impatto c’è un attraversamento pedonale. Le strisce, ormai quasi invisibili, sono vecchie di anni. Anche quelle, ovviamente, dipendono dal Comune di Fiumicino”.