Confermato sequestro yacht di Briatore: “Uso promiscuo, tasse evase”

ROMA – E’ stato legittimo il sequestro del megayacht di Flavio Briatore “Force Blue” e le intercettazioni a bordo per accertare l’evasione dell’Iva e delle accise del carburante, in quanto l’imbarcazione non aveva solo un uso commerciale e Briatore ne era il vero proprietario. Lo sottolinea la stessa Suprema Corte nella motivazioni della sentenza 14863 relativa all’udienza che lo scorso 15 febbraio ha confermato il sequestro del natante di lusso, cosìcome stabilito dal Tribunale di Genova con ordinanza del 27 febbraio 2011.

Per quanto concerne le intercettazioni, i supremi giudici rilevano che ”emerge in atti, con evidenza” che le captazioni sono state ”adeguatamente e coerentemente” motivate. Lo e’ quella dell’11 maggio 2011 ”perche’ riferita all’esigenza di acclarare i rapporti tra Briatore e Tarquini (ndr, il comandante del ‘Force Blue’) e le ragioni per cui il primo si comporti come proprietario e utilizzatore del natante”. Lo e’ quella del 18 febbraio 2011, perche’ riferita ”alla duplice esigenza di verificare le reazioni degli indagati circa le rogatorie internazionali in corso di esecuzione e di valutare un tentativo di occultamento di prove”.

Inoltre, alla difesa di Briatore che ha insistito nel sostenere che il ‘Force Blue’ non doveva pagare le tasse in quanto svolgeva attività commerciale e veniva affittato come charter per crociere, la Cassazione ha disatteso l’obiezione rilevando che ”vi sono gravi indizi del fatto che l’ imbarcazione sia stata utilizzata a fini privati dall’indagato, senza che nella contabilita’ della societa’ proprietaria del natante – la ‘Autumn Sailing’ – risulti alcun pagamento da parte di Briatore e in mancanza di gran parte delle fatture di pagamento”. Il ‘Force Blue’, nel frattempo, ha ottenuto, per un anno, il permesso di fare crociere.

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