Roberto Formigoni (LaPresse)ROMA – Secondo il quotidiano Repubblica Gianfraco Mozzali, indagato nell’inchiesta sulla Fondazione Maugeri e agli arresti domiciliari, avrebbe detto ai magistrati milanesi che “Gli stanziamenti della Regione Lombardia alla Fondazione Maugeri erano un sistema consolidato”. E che, sempre secondo quanto riporta Repubblica, “qualsiasi erogazione dalla Regione alla Fondazione passava attraverso un pagamento a Daccò”. L’inchiesta di cui si parla è la stessa in cui è coinvolto anche il governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni.
Mozzali è considerato il braccio destro dell’ex direttore amministrativo del gruppo ospedaliero Costantino Passerino. Secondo Repubblica Mozzali avrebbe anche raccontato ai magistrati che sarebbe “anche capitato, in alcuni casi, di elaborare delle ipotesi di delibera, nel senso che calcolavamo il risultato che la fondazione avrebbe raggiunto qualora fossero stati recepiti determinati parametri dalle delibere regionali”.
Secondo Repubblica Mozzali avrebbe anche parlato del fatto che si temeva una riduzione dei soldi erogati alla Fondazione Maugeri nel caso fosse cambiata la giunta regionale della Lombardia: “Se fosse cambiata la giunta – avrebbe detto – la Maugeri avrebbe potuto perdere tutti i benefici riconosciuti”.
La Regione Lombardia ha subito replicato smentendo tutto, anche di conoscere Mozzali: “Per quanto riguarda il presidente Roberto Formigoni e la Regione Lombardia – si legge in una nota – gli scenari dipinti dal signor Mozzali, a essi del tutto sconosciuto, sono privi di qualsiasi fondamento”.