MILANO – ”Sono sorpreso che si sospetti che io, a più di ottant’anni, pensi a scappare quando nella mia vita ho pagato quando dovevo pagare e ho affrontato tutti i miei processi in aula anche di recente senza sottrarmi alla giustizia”. Sono le parole di Salvatore Ligresti riferite dal suo difensore Gian Luigi Chizzoni. L’immobiliarista è agli arresti domiciliari a Milano da mercoledì scorso nell’ambito dell’inchiesta su Fondiaria-Sai portata avanti dalle Procure di Milano e di Torino.
Nel corso dell’interrogatorio di garanzia che si è svolto a Milano, il costruttore siciliano si è avvalso della facoltà di non rispondere. E’ rimasto in silenzio di fronte alle domande del Gip Franco Cantù Rajnoldi: la sua strategia è in linea a quella tenuta dagli altri co-indagati fra cui le figlie Jonella e Giulia. Ligresti intende rispondere direttamente ai Pm di Torino la prossima settimana, quando sarà sentito al termine di tutti gli altri membri della famiglia e manager coinvolti.
Il suo avvocato Gian Luigi Chizzoni ne ha però riferito le parole: “Il primo pensiero di Ligresti sono i suoi figli – ha affermato il legale – Nella sua vita complicata, per quel che riguarda i suoi rapporti con l’Autorità giudiziaria, non si è mai sottratto e non è proporzionata la misura restrittiva perché non esiste alcun pericolo di fuga. Anche nel procedimento che si è appena concluso a Firenze con l’assoluzione, si è comportato in modo corretto e ciò rende evidente l’inutilità della misura cautelare”.
Intanto a Torino si sta intanto svolgendo l’interrogatorio dell’ex amministratore delegato di FonSai, Emanuele Erbetta. L’ex manager è stato arrestato la settimana scorsa assieme alla famiglia Ligresti, agli altri manager Fausto Marchionni e Antonio Talarico con l’accusa di falso in bilancio e manipolazione di mercato. “Stiamo ricostruendo la storia daccapo. Sarà lunga. L’interrogatorio potrebbe non finire oggi”, ha detto il suo avvocato spiegando che non è stata finora esplicitata una linea difensiva, ma solo una ricostruzione del ruolo di Erbetta in FonSai.