ROMA – Quelle della “Fornero al cimitero” dicono che, in fondo, non c’รจ niente di male. Il quotidiano Repubblica ha intervistato la donna che indossava la maglietta conย l’infelice slogan durante un sit in a Montecitorio e subito diventata caso politico per una foto che la immortalava accanto a un Oliviero Diliberto sorridente. A parlare sono la signora con quella maglietta e un’altra che le era accanto durante quel sit in ma con un cartello innocuo. Ed รจ proprio quest’ultima a difendere la maglietta dell’amica. Al quotidiano Repubblica dice: “Puรฒ non piacere, ma ognuno fa le sue scelte. Tutto questo scandalo non lo capisco, ci sono cose in Italia di cui vergognarsi veramente, come le persone che stanno in Parlamento anche se sono state condannate. E invece, ci si dovrebbe vergognare per una maglietta?”.
Il cronista a quel punto rilancia: “Se istiga all’odio sรฌ”. E la signora: “Ma lei le ha viste le reazioni su certi siti? A quella donna le persone fanno i complimenti, le chiedono “Dove l’hai presa la t-shirt, la voglio anch’io”. Mi fanno ridere quelli che parlano di istigazione alla violenza, noi siamo gente che va a volto scoperto, che ha sempre pagato le tasse, e che nonostante questo prende sempre le botte. La vera violenza รจ in chi decide delle nostre vite nel totale disprezzo di quel che ci accade”. Secondo lei Diliberto l’aveva letta, quella scritta? “Il video รจ chiarissimo. Ma poi, che doveva fare? Dire “Vade retro signora, se la tolga”. Lei gli ha parlato della figlia che ha fatto un esame all’universitร con lui, poi hanno fatto la foto, e l’ho fatta anch’io”.
La donna con la maglietta incriminata invece sembra quasi pentita:ย “La mia รจ stata una leggerezza, vorrei che la cosa fosse messa a tacere, mi dispiace”.
