I fatti risalgono al 18 ottobre del 2010, per le quali il pm Maria Navarro ha direttamente citato a giudizio l’imprenditore, noto per il coinvolgimento nell’inchiesta sulla ricostruzione dell’Aquila dopo il terremoto.
Difeso dall’avvocato Marcello Melandri di Roma, Piscicelli è stato ritenuto colpevole dei reati, ricostruiti in aula dal magistrato onorario Alessandro Bonasera, e condannato al pagamento dell’ammenda dal giudice Andrea Stramenga, che ha disposto anche la distruzione di tutte le armi confiscate.