ROMA – Francesco Sicignano non ha dubbi: 25 anni a chi ruba. E siccome oggi rubano, e tanto, molto più di ieri, la colpa è dei politici che non fanno una legge semplice semplice che non si accanisca contro chi spara per difesa e che dia 25 anni a chi ruba.
E’ il Sicignano-pensiero, l’uomo di 65 anni che ha sparato e ucciso un ladro in casa sua. Opinionista suo malgrado da quando i cronisti lo cercano, i politici di destra lo hanno preso a simbolo dell’esasperazione contro il ladro, meglio se straniero, quelli di sinistra a simbolo della deriva pistolera visto che, a quanto risulta ai magistrati, ha sparato non quando il ladro era in casa ma quando era sulle scale, in quello che potrebbe essere quindi un eccesso di difesa.
“Io non posso dire nulla – ha detto Sicignano a Sky Tg24 -, posso solo rammaricarmi di quello che è successo, perché effettivamente è sempre un ragazzo di 22 anni. Non sono solo io qui, il problema sono tutti, perché noi qui dormivamo con le porte aperte, fino a qualche anno fa dormivo con le finestre aperte, dal 2008 ho cominciato a dormire con la pistola sul comodino”.
“Vogliamo tornare alla normalità. Chi ruba dovrebbe avere 25 anni di carcere. Di questo la vera colpa non c’è l’ ha nessuno. Ce l’hanno solo quel branco di idioti che sono giù a Roma, perché ci sono politici bravi ma alcuni sono idioti. Basterebbe fare della legittima difesa una legge, dare 25 anni a un reato del genere così uno non viene più a rubare in casa. Ma 25 anni però, perché questo non è un furto, è uno stupro psicologico, a me, mia moglie, nipote, i miei figli, i fratelli. Sto male, mia moglie trema, ma le sembra una cosa ragionevole? È ora di finirla, ne abbiamo pieni i coglioni”. A chi gli domanda se sia ragionevole farsi giustizia da soli, risponde con un eloquente movimento delle braccia e la seguente frase: “Ma lasci stare tutte ‘ste balle che state dicendo, non me ne frega niente. Ci vogliono 25 anni di carcere”.