Un marocchino di 29 anni è stato arrestato a Verona per aver appiccato il fuoco ad un giaciglio all’aperto nel quale dormivano una donna romena ed il suo compagno italiano. I due si sono salvati grazie al fatto che lo scoppio di una bomboletta di deodorante, provocato dal fuoco, li ha fatti svegliare di soprassalto, consentendo loro di fuggire dalle fiamme.
Il nordafricano aveva già minacciata di morte la romena, perché la donna aveva denunciato e fatto arrestare un suo amico che aveva tentato di violentarla. A far luce sull’intera vicenda, e a far scattare le manette ai polsi del marocchino, pluripregiudicato, sono stati gli agenti delle Volanti della questura di Verona.
Il fatto – reso noto solo giovedì 22 aprile – è avvenuto verso le sei del mattino di mercoledì, in una zona verde adiacente le mura di Via San Zeno in Monte, a Verona. Quando la donna ed il suo compagno, un italiano di 45 anni, si sono svegliati scoprendosi circondati dal fuoco, la romena è riuscita a riconoscere mentre si dava alla fuga il marocchino che l’aveva minacciata.
Sul posto, avvertiti da un addetto della nettezza urbana che aveva udito le grida d’aiuto della donna, sono subito arrivati gli agenti delle volanti della Questura. Pochi minuti dopo hanno rintracciato il marocchino, trovato con due accendini in tasca. Gli ulteriori accertamenti hanno permesso di scoprire il movente dell’azione dell’uomo e quindi la premeditazione. Il nordafricano è stato portato in carcere con le accuse di tentato omicidio.