ROMA – Furbetti cartellino ospedale Napoli: li licenzieranno? La legge dice entro un mese… Strisciatori plurimi di badge aziendale per far risultare presente chi all’ospedale proprio non c’era venuto, assenti che invece che stare di guardia al pronto soccorso giocavano a tennis, facevano acquisti, quello che doveva controllare la regolarità delle presenze faceva lo chef in albergo durante l’orario di lavoro (quello pagato dalla collettività)…
Sono scene di vita lavorativa quotidiana con frode quelle accertate dalla magistratura napoletana e registrate dalle telecamere dei carabinieri: 500 ore di “film” all’ospedale Loreto Mare di Napoli hanno rivelato più di mille casi di assenteismo, portando 55 persone ai domiciliari.
La domanda ora è, saranno licenziati e se sì quando, il neurologo, il ginecologo, i nove tecnici di radiologia, i 18 infermieri professionali, i sei amministrativi, i nove tecnici manutentori, gli 11 operatori sociosanitari? Li manderanno via questi furbetti del cartellino pizzicati a fingere di lavorare?
“Saremo inflessibili contro chi non fa il proprio dovere”, si è impegnato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, uno che ha fama di sceriffo. Tecnicamente la legge c’è: era stata messa in ghiaccio per i rilievi della Corte Costituzionale, ma con le correzioni del Governo di una settimana fa la legge è operativa (anzi, è rimasta operativa, spiegano gli avvocati). Quindi licenziamento lampo, come promesso?
Dice la legge che riforma le regole sui dipendenti statali che chi è colto in flagrante, anche mediante riprese video, a timbrare il cartellino e ad allontanarsi dal posto di lavoro, dovrà essere sospeso entro 48 ore in via cautelare dallo stipendio, fatto salvo il diritto all’assegno alimentare.
Il procedimento disciplinare dovrà partire immediatamente, e dovrà concludersi eventualmente con il licenziamento entro 30 giorni. Se il dirigente responsabile del dipendente furbetto si gira dall’altra parte, rischia di essere messo alla porta anche lui.