L’identità dell’arrestato è tutta nel “codice univoco individuo” che la Polizia gli ha attribuito nel suo archivio: il suo vero nome, infatti, è incerto. Si sa soltanto che, dal 1994 ad oggi, l’uomo è sempre riuscito ad evitare l’espulsione dall’Italia. Essendo finito in carcere per brevi periodi, non vi era stato il tempo per ricostruire la sua identità e i suoi precedenti. In ogni caso, è stato condannato ad oltre sette anni di reclusione e a multe per oltre diecimila euro.
Dopo l’arresto a Potenza e l’espulsione, all’uomo – mentre era nel centro di identificazione di Bari – è stato notificato il primo provvedimento di esecuzione di parte della pena detentiva alla quale è stato condannato.