La condanna a 4 anni e 8 mesi per l’agente Antonio Cecere e a 3 anni e 8 mesi ciascuno per altri tre poliziotti, accusati di aver arrestato illegalmente due studenti spagnoli durante le manifestazioni del G8, nel luglio 2001: è questa la richiesta del pubblico ministero Francesco Cardona Albini e del pg Ezio Castaldi al processo d’appello che dovrebbe concludersi il 13 luglio.
In primo grado erano stati tutti assolti perchè il fatto non sussiste. Oltre a Cecere, difeso dall’avv. Mario Iavicoli, gli altri imputati sono Luciano Beretti, assistito dall’avv. Alberto Grondona di Genova, Marco Neri, difeso dall’avv. Vito Di Berardino del foro di Pistoia e dagli avvocati Alfredo Biondi e Giorgio Zunino del foro di Genova e Simone Volpini (avv. Giorgio Zunino).
Le accuse sono quelle di falso ideologico in atti pubblici, calunnia e abuso d’ufficio. Ad appellarsi contro la sentenza di assoluzione era stato il pm Francesco Albini Cardona titolare dell’inchiesta sugli scontri avvenuti il 20 luglio 2001 in piazza Manin. In quella circostanza ci fu un lancio di oggetti, e anche di molotov, contro gli agenti.
Fra gli arrestati vi furono i due spagnoli che, secondo i pm, sarebbero stati accusati ingiustamente di aver lanciato una bottiglia incendiaria l’uno e di essersi scagliato contro gli agenti impugnando una sbarra di ferro il secondo. Ad appellarsi erano state anche le parti civili: gli avvocati Emanuele Tambuscio e Laura Tartarini.